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Delle vicende che hanno segnato la vita di Arrigo da Settimello non si hanno notizie certe e, in assenza di una documentazione precisa, gli unici dati che permettono di ricostruire il suo profilo biografico derivano esclusivamente da alcuni rimandi interni al testo. "L'Elegia", che risale con buona approssimazione al 1193 e che risente profondamente dell'influenza di Ovidio e di Boezio, si sviluppa in quattro libri, raggruppabili in due sezioni stilisticamente e tematicamente differenti: i libri I e II irrequieti e personali; i libri III e IV dall'andamento pacato e contraddistinti dalla rassicurante presenza di Filosofia. E tuttavia ogni singolo libro, per il suo specifico contenuto e per le strategie lessicali e linguistiche di cui si avvale, presenta peculiarità individuali riconducibili a tipologie letterarie diverse: planctus, invettiva, dialogo filosofico, trattato morale. Arrigo da Settimello amalgama con grande naturalezza la tradizione classica con la cultura contemporanea e intreccia le storie e i personaggi del mito e della Bibbia con i veri protagonisti della storia politica per dire delle proprie sofferenze (vere o presunte) con maggior efficacia espressiva. Al di là dei riferimenti alle auctoritates antiche, si può constatare una perfetta consonanza con le direttrici retoriche, letterarie e intellettuali del XII secolo.